Canali social e video, istruzioni per l’uso

Ultimo aggiornamento: 07/01/2024

Indice:

  1. Canale Youtube
  2. Canale Twitch
  3. Canale Odysee
  4. Pagina Instagram
  5. Pagina Facebook
  6. Gruppo Facebook

Canale Youtube Il Principato dello Svapo

ALLA DATA DEL 21/07/2023 IL CANALE YOUTUBE È STATO DEFINITIVAMENTE ABBANDONATO COME TALE: POTREBBE ESSERE IMPIEGATO GIUSTO COME GIOCATTOLO, MA NULL’ALTRO, ALMENO AD OGGI

Dopo tre anni abbondanti di attività, un canale arrivato a poco più di 2000 iscritti, con un progress di due iscritti al giorno (quando li faceva) e continuamente soggetto a sorbirsi il cartellino giallo (col rischio anche del rosso, come accaduto ad alcuni altri) da parte di Youtube a causa dell’argomento trattato, ritenuto border-line e soggetto a mille attenzioni, la cosa da fare era solo questa: smetterla. A questo si aggiunga che, come content creator, sono stato bersagliato sin dall’inizio da alcuni “colleghi” che hanno fatto, per un lungo periodo, dell’ironia becera e della contraddizione a prescindere nei miei confronti il loro sport preferito (ho prove salvate in quantità di quanto affermo), senza minimamente chiedersi se per caso non fosse possibile anche una visione diversa dal si fa così perché così fan tutti.

Quando ho deciso, con un video, di avvertire provocatoriamente sullo scenario nel quale si rischia di imbattersi e impostarlo come presentazione del canale, nessuno ha reagito (giustamente: perché nessun altro si è riconosciuto in quel che dicevo), tranne loro, ciascuno a proprio modo, più o meno bifolco, più o meno becero, più o meno decontestualizzato, più o meno travisato, più o meno carbonaro. Segno evidente che avevo colpito la carne viva, cosa che, del resto, sapevo benissimo, come sapevo che tutti i reagenti avrebbero esibito la loro splendida coda di paglia.

Altro motivo per ritenere di aver fatto bene a chiudere definitivamente il canale è questo: abitare in un condominio dove l’amministratore ti è contro a prescindere e tra i vicini c’è gente screanzata e cafona. Non è il massimo della vita.

C’è stato persino qualcuno che, a fronte dell’ennesima videoreaction/dissing che mi è stata scagliata contro (ne conto a decine, e sono tutte medaglie al valore), ha sommariamente delineato una mia presunta storia, iniziata qualche anno fa sul gruppo Facebook di un noto produttore di e-liquid. La mia presenza attiva in quel gruppo, per la cronaca, era una simulazione: serviva per un esame di Sociologia della Comunicazione Multimediale per Social Media Manager di un collega studente dell’epoca, che aiutai dopo la mia laurea non pensando minimamente, all’epoca, di aprire un canale Youtube; infatti, dopo l’epilogo – che purtroppo ha in parte coinciso con l’avvio del canale Youtube, ma in Facebook non potevo “scoprirmi” – sono scomparso da quel gruppo e sono tornato ad essere semplice utente di Facebook, senza pubblicare mai contenuti, come già facevo da anni.

L’arguto e presuntuoso giovincello de quo, che ha confessato di aver iniziato a svapare nel 2013 a 25 anni (dunque nel 2023 ne ha 35, ossia un imberbe ed esuberante giovanotto che, rispetto alla mia veneranda età, quasi quasi ancora puzza di latte), ignorando i motivi reali per i quali stavo presenziando in quel gruppo e stavo impersonando il principiante che ha scoperto la novità, ha messo su una storiella affermando che io non so proprio niente, leggo su Internet e dispenso nozioni, come se il leggere su Internet fosse necessariamente fonte di conoscenza aleatoria e falsa (dipende dalle fonti, ovviamente, e occorrerebbe inoltre sapere con certezza se chi stai offendendo sia realmente all’oscuro di qualsiasi nozione). Il suo gesto di discredito è stato sostenuto e giustificato qualificandosi come ingegnere, come se questo gli conferisse un potere di giudizio universale non falsificabile.

Naturalmente, al di là delle fole sparse al vento come spore fungine da questo imberbe giovanotto, ci fosse stato uno, nella realtà del canale dove ha commentato, che alla luce dei molteplici video didattici da me prodotti e con i quali molte persone hanno imparato l’uso del Controllo di Temperatura e tante altre cose legate al mondo del vaping, avesse fatto ricorso al proprio senso critico, chiedendosi se per caso il turbolento giovinotto non stesse vaneggiando. Nessuno. Senso critico: zero.

Purtroppo, per il vaping Youtube è un ambiente, oltre che intossicato da alcuni rappresentanti della razza umana assai poco degni di essere tali, anche ostico perché in certe materie rende impossibile la crescita organica. Dunque, basta: ci ho perso fin troppo tempo, speso fin troppi soldi e avvelenato fin troppo il sangue, non ne vale la pena. Ormai Youtube è diventato il Facebook dei video, dove tra gli avventori si trovano anche brave persone, ma molti altri paiono proprio essere orde di adulatori del primo capoccione di turno, indipendentemente dalla sua reale competenza, quello che fa la voce grossa dall’alto dei suoi iscritti (fatti quando non c’erano freni digitali, perché oggi il freno c’è per chiunque tratti quell’argomento, big compresi) e con cui, francamente, non ho nessuna voglia di avere a che fare perché sono identici ai vari e sgrammaticati urlatori di Facebook, gli stessi che sin dal 2014 mi hanno convinto, con apposito plugin prodotto proprio all’Università, a cancellare il 99% delle mie interazioni e dei miei contenuti su Facebook, lasciando la mia bacheca desolatamente vuota.

Per cui… #ciaone, Youtube. Chi mi vuol seguire, passi direttamente a Twitch, oppure… tanti saluti e baci ai pupi: Youtube potrà da me essere impiegato, almeno in tema di vaping, giusto come giocattolo, come mezzo per gettare un ponte verso quei pochi utenti diversi, che non avrebbero meritato di essere abbandonati. Poi se, al contempo, mente gioco riesco anche a dare il più possibile fastidio a certi (ex)vicini, ben venga, ma non è certo prioritario sprecare neuroni per gente simile. Sono uno che sa aspettare, sono uno che ‘un ti cerco, ma se mi hàpiti, (dial. tosc. “non ti cerco, ma se mi capiti…”), sono uno che non si limita a una banale e semplice vendetta, ma prende nota e punisce le ingiustizie e le gratuità, anche dopo anni, con la stessa severità del minuto dopo, sono uno che conosce bene il proverbio tanti poco formano un assai, sono uno che per i fondelli non ce lo prendi e se credi di esserci riuscito è solo perché te lo ho lasciato fare. Chi va piano, va sano e va lontano e, aggiungerei, gutta cavat lapidem.

  • Il canale ospitava prevalentemente video didattici sul tema del vaping, con lo scopo di agevolare l’impiego dell’unico metodo efficace per la riduzione del danno del 95-98% (dato comprovato da una ricerca del Public Health England, mai falsificata) rispetto al fumo combusto.
  • Sul canale tali video hanno trattato didattica del vaping a 360°, sul controllo temperatura, su sistemi rigenerabili, non rigenerabili e Pod, analisi hardware, degustazioni, suggerimenti, guide, trucchi; volutamente non sono stati trattati i dispositivi usa e getta (in inglese disposable) in quanto, se affidati a persone non dotate della necessaria competenza, possono risultare nocivi, pericolosi per la salute, portatori di livelli incontrollabili di assuefazione e, in caso di manomissione, anche pericolosi per l’incolumità personale; vista la totale latitanza di una seria vigilanza da parte dell’apparato e di una normativa ben concepita per regolarne diffusione, vendita e impiego, si è preferito non dare a tali dispositivi alcuno spazio mediatico.
  • Non era consentito inviare hardware o liquidi da recensire: tutta la merce eventualmente ricevuta è stata, ove possibile, restituita al mittente. I video e gli eventuali straming live hanno trattato solo di merce regolarmente acquistata.
  • Su Youtube esistono limitazioni in tema di contenuti, pertanto determinate attività come gli unboxing, l’analisi dei packaging, di manuali o altre forme editoriali nei quali possano comparire logo, link, QR-Code, codici a barre, indirizzi email, numeri telefonici o di Instant Messaging sono potenziali latori di strike al canale; pertanto, sono stati accuratamente evitati e si sono svolti su altra piattaforma, oppure in qualche caso sono stati ricaricati in forma abbreviata, dopo averli prelevati da altra piattaforma, con opportuna postproduzione, volta ad eliminare i segmenti in grado di innescare le procedure di analisi di Youtube le quali, essendo fondate su intelligenza artificiale (automatismo rivelatosi dotato di un Q.I. molto basso, non per questo scevro da pericoli di censura), avrebbero potuto indiscriminatamente ed erroneamente bollare come non idoneo un video che, invece, non avesse avuto nulla di realmente inosservante delle norme della community.
  • L’attività di live streaming su Youtube in relazione a contenuti di tipo teorico/analitico, di esercizio di manualità, di discussione teorica affiancata da prove pratiche e simili, a partire dal mese di agosto 2022 è sata sospesa a titolo precauzionale, vista la tendenza di Youtube a censurare casualmente avvalendosi di un’attrezzatura totalmente automatizzata la quale, essendo fondata esclusivamente su sistemi ad intelligenza artificiale assai… poco intelligenti, non è risultata e non è ancora in grado di garantire totalmente plausibilità, attendibilità e coerenza delle decisioni di censura. Pertanto, tali tipi di contenuti in live streaming si svolgono esclusivamente su altre piattaforme (Twitch), con eventuale ricaricamento in differita su Youtube (oggi non più), se possibile, dopo opportuno editing, al fine di rimuovere parti di contenuto potenzialmente causa di innesco del meccanismo automatizzato di censura. A partire dalla fine de mese di luglio 2023, potrebbero esservi nuove trasmissioni in live streaming, ma senza alcun calendario stabilito (né scritto, ovviamente, essendo il calendario gestito da Google), senza preavviso e senza dati in grado di scatenare processi di analisi automatica, che finirebbero per penalizzare inopinatamente l’utenza finale sotto forma di scarsezza o assenza di notifiche. Non rileva la questione inerente la scarsezza di circolazione e di proposta nei video suggeriti, posizioni svantaggiose o assenza nelle ricerche e via discorrendo in quanto, laddove tali live fossero trasmesse, saranno rigorosamente impostate come non adatte ai bambini (impostazione predefinita), rigorosamente non vietate ai minori di 18 anni (non serve a nulla, come ho già spiegato), senza area commenti e non memorizzate: chi volesse rivederle, si dovrà servire di Twitch ed essere abbonato al canale.
  • Dopo circa otto mesi di inattività – quindi parliamo di marzo 2024 – e dopo aver interamente svuotato (letteralmente, non solo rendendoli privati allo scopo di conservare titoli e descrizioni) tutto il canale dai video preesistenti (migrati interamente su Twitch), ho voluto fare qualche prova attraverso short e qualche live, svolta tassativamente in modalità interattiva, senza alcun logo, senza alcun riferimento all’attività precedente e senza mostrare nulla che potesse essere ricollegato a quanto si trattava, con risultati di certo non incoraggianti ma, in ogni caso, con l’innegabile utilità di tenere occupato il posto, di far sì che certi individui non potessero trarre l’affrettata conclusione ce lo siamo levato dai piedi, perché no, assolutamente, questo non lo permetterò mai. La mia voce deve esserci, chi vuol chiedere cose le chiede, chi si vuol confrontare si presenta in prima persona. Ma Youtube, purtroppo – e non solo nel campo del vaping – è pieno di persone che, con estrema vigliaccheria, piuttosto che cercare un confronto diretto preferiscono affidare al vento i propri sproloqui, magari mettendoli in coda a un video che tratta di tutt’altro, ma il confronto diretto lo evitano per un semplice motivo: non sono all’altezza. Tanto piacere, non è un mio problema, il problema è loro e di chi, ciecamente, continua a seguirli e ad osannare le loro gesta eroiche. Continuino pure, la cosa non mi riguarda: io resto sulle mie come un macigno, inamovibile. Del resto, l’esposizione mediatica porta a questi rischi, lo so molto bene perché, a differenza di certi australopitechi, l’ho studiato: per questo me ne strafrego.

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Canale Twitch IlPrincipatodelloSvapo

  • La piattaforma è totalmente gratuita, così come è gratuita l’App per cellulare. È più veloce e più efficiente di Youtube, specie per quanto riguarda le notifiche, ma tende a consumare più banda; pertanto, è bene imparare a governare la risoluzione video impiegata sul proprio dispositivo al minimo indispensabile. Per contro, a differenza di quella per Youtube, l’App di Twitch consente gratuitamente di riprodurre il solo audio disattivando il display e risparmiando così sia in termini di consumo di traffico mobile, sia divenendo meno energivora nei confronti delle risorse di calcolo dello smartphone, il che si traduce in un consumo di batteria nettamente inferiore.
  • La visione delle trasmissioni live durante la loro esecuzione è normalmente pubblica (salvo casi particolari in cui il tema trattato riguardi esclusivamente gli abbonati), mentre la fruizione delle registrazioni delle live da guardare in differita (Video On Demand, o VOD), di solito è riservata ai soli abbonati, sia per quanto concerne le trasmissioni recenti, ossia i VOD che Twitch stesso mette a disposizione per 60 giorni dall’esecuzione dell’evento live, sia quelle caricate come VOD precaricati, i quali restano disponibili indefinitamente nelle apposite raccolte, ma sempre e solo per gli abbonati, salvo i casi in cui si ritenga opportuno lasciarli disponibili al pubblico.
  • Twitch inserisce periodicamente degli spot pubblicitari e, così facendo, produce profitti con cui, oltre ad alimentare il fatturato, argina il costo del mantenimento in vita dei canali; il canale è impostato per non somministrare pubblicità a coloro i quali si abbonino al canale; l’abbonamento (o Subscription) può essere fatto da questa pagina: https://www.twitch.tv/subs/ilprincipatodellosvapo, pagando una somma di €3,99 ogni mese (usando il link appena citato, il prezzo è quello anche da dispositivo mobile), oppure con un abbonamento ricorrente in varie modalità, che dà diritto ad uno sconto, oppure tramite Amazon Prime, che dà diritto ad abbonarsi gratuitamente ad un singolo canale; in quest’ultimo caso occorre prima associare la propria utenza Amazon alla propria utenza Twitch, collegandosi a https://gaming.amazon.com, autenticandosi con la propria utenza Amazon; successivamente, indicando l’utenza Twitch da associare; fatto ciò, tra le forme di abbonamento, oltre a quelle a pagamento comparirà anche quella tramite Amazon Prime.
  • I proventi delle Subscription e della pubblicità sono pagati da Twitch allo streamer al raggiungimento della quota di 50 dollari; quando tale importo viene raggiunto se ne parla in live e, se opportuno, si fa partire un sondaggio proponendo agli abbonati cosa può essere acquistato: liquidi e/o hardware da analizzare o apparecchi per migliorare la qualità del canale, a scelta degli abbonati; così facendo, i proventi sono in certo qual modo restituiti a coloro che ne hanno permesso l’accumulo, facendoli di fatto tornare a disposizione dell’utenza.
  • I contenuti didattici e i video preparati per Youtube e caricati anche su Twitch sono solitamente visibili con un certo anticipo per gli abbonati al canale Twitch in via esclusiva; quando tali contenuti, secondo il calendario di programmazione, divengono pubblici su Youtube, su Twitch perdono la limitazione della visione ai soli abbonati e dopo qualche tempo, divengono pubblici. Da luglio del 2023, tuttavia, nessun nuovo contenuto, salvo casi particolari in cui si ritenga opportuno farlo, verrà caricato su Youtube e dunque tutto il materiale audiovisivo diverso dalle live sarà progressivamente caricato e reperibile solo su Twitch, il più delle volte disponibile per tutti, anche i non abbonati.
  • Su Twitch vi sono molte meno limitazioni in materia di contenuti, tuttavia ne esistono anche lì; nonostante le maggiori libertà, il linguaggio sarà comunque accurato e privo di derive turpiloquiali, dissing, aggressioni verbali ed altre forme di comunicazione che, pur essendo note per portare molto traffico, non sono gradite e sono ritenute stili estremamente scadenti. Per lo stesso motivo, in chat sono attivi i filtri contro il turpiloquio e le aggressioni, nonché il divieto di inserire indirizzi URL di qualsivoglia tipo.
  • L’argomento del canale è sostanzialmente identico a quel che è stato quello di Youtube: didattica del vaping a 360°, sul controllo temperatura, su sistemi rigenerabili, non rigenerabili e Pod, analisi hardware, degustazioni, suggerimenti, guide, trucchi; volutamente non sono stati trattati i dispositivi usa e getta (in inglese disposable) in quanto, se affidati a persone non dotate della necessaria competenza, possono risultare nocivi, pericolosi per la salute, portatori di livelli incontrollabili di assuefazione e, in caso di manomissione, anche pericolosi per l’incolumità personale; vista la totale latitanza di una seria vigilanza da parte dell’apparato e di una normativa ben concepita per regolarne diffusione, vendita e impiego, si preferisce non dare a tali dispositivi alcuno spazio mediatico. In alcuni casi i live streaming sono (stati) a reti unificate (Twitch + Youtube in contemporanea), in altri casi oggi sono esclusivamente su Twitch, specialmente nel caso di IRL (sigla di In Real Life, ossia ciò che lo streamer in quel momento starebbe facendo comunque in interni o in esterni, anche se la fotocamera fosse spenta e non fosse attivo alcun live streaming), o in quello di argomenti o contenuti incompatibili con il medium, o altre circostanze che rendano più consigliabile l’uso del solo Twitch; la programmazione è solitamente visibile sia sul calendario di Twitch, sia sul calendario Google indicato in due versioni (per l’App mobile e come sola consultazione Web) su https://linktr.ee/ilprincipatodellosvapo ma, naturalmente, non comprende eventuali contenuti extra come le live IRL che, per loro natura, non sono programmate, né alcun preavviso di live su Youtube, che altrimenti risulterebbero comunque note a quest’ultimo con anticipo.
  • A partire da metà 2022 sul canale Twitch vengono progressivamente caricati, sotto forma di Video On Demand (VOD), i principali video didattici a suo tempo presenti anche su Youtube; tali video sono permanenti e non vengono mai rimossi; anche le trasmissioni in live streaming, alla loro conclusione, sono ricaricate sotto forma di VOD in apposite Raccolte (analoghe alle Playlist di Youtube) per evitare che, trascorsi 60 giorni, vengano rimosse.
  • La casella di ricerca di Twitch è orientata principalmente al reperimento del nome del canale, con una limitata capacità di reperire anche titoli e descrizioni di contenuti; pertanto, la ricerca di contenuti è agevolata di più dalla navigazione all’interno del canale, entrando nella raccolta di interesse e scorrendone i contenuti fino a trovare quello desiderato; ad esempio, tutte le trasmissioni live che si sono svolte ad agosto 2022 sono presenti come VOD nella raccolta denominata Live stream 08/2022, al cui interno ogni titolo è preceduto dal numero del giorno in cui quel determinato live streaming è avvenuto; ad esempio, nella stessa raccolta il video intitolato 01 Zeus X DTL RTA by Geek Vape: unboxing rigenerazione e prova sta a significare che è avvenuto il giorno 01, ossia il primo agosto del 2022. Dall’inizio del 2023, tuttavia, la stessa casella di ricerca è divenuta in grado anche di trovare i VOD preregistrati a partire dal titolo e le Raccolte di live possono diventare annuali: una raccolta chiamata Live stream 2022, ad esempio, conterrebbe tutti gli streaming fatti nel 2022, ciascuno dei quali avrebbe il titolo preceduto dalla data di streaming, ovviamente in ordine rovesciato (aaaa-mm-gg).
  • La chat di Twitch su un determinato canale è sempre attiva, sempre accessibile: è una funzione singola e separata dal sistema di streaming; pertanto, se degli utenti si danno appuntamento sulla chat di un certo canale, possono comunicare tra loro anche se non è in atto alcuno streaming; viceversa, durante lo streaming quella stessa chat è affiancata alla trasmissione e memorizzata, mentre nei video caricati (VOD) non è memorizzata alcuna chat ma, solitamente, quando sono caricamenti di live precedenti, è scritta sul video attraverso il sistema di streaming e resta così comunque leggibile, salvo malfunzionamenti. L’accesso diretto alla chat è possibile sia da App mobile che da browser. Sul computer è sufficiente collegarsi alla URL del canale aggiungendo “/chat” alla fine. Per esempio, essendo su Twitch l’indirizzo del canale Il Principato dello Svapo costituito da https://twitch.tv/ilprincipatodellosvapo, basta aggiungere “/chat” alla fine, controllando che vi sia un solo slash ( il carattere /) e diventa: https://twitch.tv/ilprincipatodellosvapo/chat. Una volta digitato e inviato si autotrasformerà in altro per via di automatismi Web: tale fatto può essere trascurato.
  • Su Twitch non è prevista la possibilità di lasciare commenti come su Youtube; è possibile inviare messaggi personali privati allo streamer, servendosi dell’App mobile o dell’icona a bustina sul computer.

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Canale Odysee Il Principato dello Svapo – Youtube Mirror

  • Come dice il nome stesso del canale, la piattaforma Odysee è stata impiegata come mirror, ossia come piattaforma che riflette totalmente (la rispecchia, appunto) i contenuti di un’altra.
  • Su Odysee non vengono, dunque, caricati video direttamente: esiste un automatismo che, al rilascio di video su un canale Youtube, si incarica di replicarlo su un canale Odysee, producendone di fatto una copia di sicurezza entro un periodo compreso tra le 24 e le 48 ore ma, essendo sospeso il caricamento di nuovi contenuti, tale account è stato rimosso, non essendo di nessuna particolare utilità perché di scarsissima frequentazione. Tuttavia, magari per alcuni questo meccanismo può tornare utile.
  • Poiché Odysee è una piattaforma molto meno nota, meno frequentata e meno capace, pur essendo possibile, è sconsigliabile lasciare commenti in quanto corrono il rischio di non essere presi in considerazione; è bene, per questo servizio e dove possibile, servirsi solo del canale di origine, solitamente Youtube.
  • L’adozione di questa piattaforma con questa modalità di fatto ha rappresentato un’ulteriore copia di sicurezza, in grado di scongiurare, qualora Youtube dovesse ritenere di agire di suo eliminando il canale, la totale scomparsa dei contenuti; va da sé che, nella assai poco augurabile ipotesi di una chiusura coatta del canale Youtube, la pubblicazione di video sarebbe proseguita solo su Twitch e non più su questa piattaforma ed oggi, infatti, così è: pubblico tutto su Twitch, video compresi, non solo live streaming.

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Pagina Instagram Il Principato dello Svapo

  • Su questa pagina sono pubblicate foto di build, suggerimenti, rigenerazioni, accoppiamenti, degustazioni, nonché brevi video di annuncio e di comunicazioni.
  • La pagina è pubblica e non richiede alcuna autorizzazione per essere consultata.
  • Su Instagram è possibile anche inviare messaggi personali, tuttavia la risposta può non essere immediata.

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Pagina Facebook Il Principato dello Svapo

  • Questa pagina è usata come mirror – come lo è stato Odysee rispetto a Youtube – della pagina Instagram: ne riflette esattamente i contenuti ma agevola chi, pur avendo un account Facebook, non ha un account Instagram.
  • Anche qui, è possibile inviare messaggi personali “alla pagina” impiegando Messenger, ma la risposta può non essere immediata.

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Gruppo Facebook Il Principato dello Svapo

  • Pensato per agevolare l’interscambio tra vaper e le sessioni di domande/risposte nel supportare l’utenza nei propri problemi.
  • Per accedervi è necessario superare un test di ingresso, che viene somministrato attraverso Google Forms via email; pertanto, all’atto della presentazione della richiesta di iscrizione, si faccia attenzione a non omettere alcuna risposta alle domande poste dal sistema, in particolare l’email, perché è via email che avviene la trasmissione del test di ingresso.
  • Dopo aver presentato richiesta di iscrizione è bene, in ogni caso, tenere d’occhio la casella spam della propria email, perché a volte i messaggi di Google Forms sono considerati come tale e vengono deviati in essa dai sistemi di posta elettronica; poiché, dall’invio del questionario, possono trascorrere massimo due o tre giorni superati i quali l’istanza viene respinta, attenzione a non dimenticare di eseguire questo controllo, nonché a controllare eventuali richieste di messaggi in Messenger, che in caso di necessità è il canale comunicativo usato per interagire con l’aspirante nuovo o nuova utente.
  • Il gruppo ha un suo regolamento ben preciso, presente su questa pagina di questo stesso blog, la cui lettura e comprensione sono indispensabili e il cui mancato rispetto può comportare l’espulsione dal gruppo senza appello.

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